martedì 1 dicembre 2009

Lo spettacolo: La Cerimonia. Spettacolo per sagre, fiere e funerali


di e con Ferdinando Vaselli
Con la partecipazione di Raffaella Misiti e l'Orchestralunata
Collaborazioen artistica di Alessia Berardi
Ancora co sta resistenza? Ancora co ste storie marginali? ancora co ste storie consolatorie?
La cerimonia è una riflessione intergenerazionale sul tema della memoria che parte da storie di guerra e di resistenza dell’Alto Lazio, da elementi di memoria orale, da spunti letterari e da un progetto parallelo, fotografico che è anche una mostra ed un libro.

Lo spettacolo La cerimonia nasce come ultima tappa di un percorso che l’Associazione 20chiavi ha intrapreso dal 2006 sul tema della memoria e dell’identità con una forte vocazione al territorio. La scrittura e la messa in scena del testo ad opera di Ferdinando Vaselli, con la collaborazione artistica di Alessia Berardi, nasce dalla memoria orale e da un linguaggio artistico che contamina l’elemento popolare con quello della ricerca basata sul lavoro dell’attore. La prima tappa è stata il lavoro di ricerca dei materigali drammaturgici attraverso la memoria orale data dal racconto di sette vecchietti; sette storie che vanno dagli anni ‘30 alla fine della guerra. Sette storie diverse così come sono diverse le anime che le alimentano non solo per differenza di appartenenza ma anche per esperienze, che passano per la brigata Garibaldi e arrivano a toccare la guerra in Jugoslavia. Sono personaggi in cui l’ideologia non è quasi mai forte ed in alcuni casi del tutto assente, la loro resistenza è quasi istintiva, è ribellione e liberazione. Poi c’è la memoria che è come una scatola che si riempie di oggetti, di barchette di Venezia, di attrezzeria contadina, di busti di Lenin, di odori delle stanze ma anche dei loro gesti, delle loro pause, della loro capacità di saper piangere sempre nello stesso momento, come degli attori consumati.
La cerimonia è dunque un viaggio, un percorso in cui la memoria fisica e quella verbale si confondono nel tentativo di ridefinire i termini del linguaggio. Inizia con un tentativo di show vagamente paesano, maldestramente televisivo, un' ossessione verso un committente che si trasforma in domanda esistenziale: a che cosa serve la resistenza? a che cosa serve la memoria? a che cosa serve raccontare ancora certe storie? Ma alla fine le storie sembrano prevalere, così lo spettacolo si trasforma in un viaggio immaginato a bordo di una carovana guidata da un narratore, Ferdinando Vaselli che racconterà le storie dei sette personaggi come pezzi della vita di un ottavo personaggio immaginario. La storia finisce con un sogno, un sogno orrorifico, carnascialesco ma reale del mito della fondazione del nuovo stato italiano attraverso piazzale Loreto come se quelle masse urlanti sotto il balcone di Piazza Venezia si trasformassero in violente e voyeuriste con il corpo del Duce e di Claretta Petacci. Con una banda, l’Orchestralunata, composta da ragazzini che suonano melodie dal sapore balcanico condotta dalla voce intensa di Raffaella Misiti.

Lo spettacolo è stato replicato:
Festival Resist (Teatro Rivellino di Tuscania)
Officina Culturale Triangolo Scaleno (Auditorium comunale di Allumiere)
Festival TeatridiVetro3 (Lotto 14 Garbatella)
Festival Frammenti, Villa Sciarra (Frascati)
Casa della Memoria e della Storia di Roma

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